|
|
Storia della radio
I precursori della radiofonia L’idea di trasmettere musica e parole a distanza nasce molto prima dell’invenzione della radio. Nel 1878, in Svizzera, da un teatro della città di Bellinzona viene effettuato un esperimento di trasmissione via telefono (da poco inventato) dell’opera Don Pasquale di Donizetti. I pochi possessori di un apparecchio telefonico possono ascoltare l’opera che viene diffusa sulle linee telefoniche a cura della locale società dei telefoni. A questo esperimento, cui viene dato il nome di teatrophon, ne seguono altri dei quali ci è giunta notizia certa: nel 1881 a Parigi, in una sala dei Champs Elysées, dove è allestita l’Esposizione Internazionale di Elettricità, si può ascoltare in cuffia una commedia rappresentata al Teatro della Comedie. A Francoforte sul Meno nel 1883 viene trasmessa, sempre via telefono, un’opera lirica a sei chilometri di distanza, e nel 1889 viene trasmesso, attraverso una linea telefonica, un concerto da New York a Philadelphia. Sempre nel 1889 l’ing. Theodor Puskàs, che era stato collaboratore dell’inventore statunitense Edison, realizza per gli oltre duecento abbonati della rete telefonica di Budapest un servizio regolare di trasmissione di notizie chiamato Giornale telefonico ungherese. In brevissimo tempo questo servizio, che ha riscosso un elevato gradimento da parte del pubblico di abbonati, si sviluppa: alle notizie vengono intercalati brani musicali di opere liriche. (60) Altre città europee offrono ugualmente ai loro abbonati del telefono, col pagamento di un piccolo supplemento di canone, la possibilità di ascoltare rappresentazioni di opere dal teatro e di concerti da sale musicali.A Berlino, nel 1905, gli ospiti di un palazzo principesco, collegato, attraverso una linea telefonica, con l’Opera di Stato, possono ascoltare, per mezzo di auricolari telefonici, lo svolgimento di uno spettacolo lirico. (60) La musica veniva ottenuta da dischi fonografici, fatti suonare da un grammofono posto accanto al microfono. EDIZIONI ISTITUTO DI PUBBLICISMO Theorèin - Giugno 2005 |